«Il drago, che è forse la fiaba filosofica piú bella di Schwarz, egli cominciò a scriverlo – secondo la testimonianza di Nikolai Akimov, che della pièce fu il primo regista – prima ancora dell’inizio della guerra, quando, a causa dei complessi rapporti diplomatici allora intercorrenti tra l’Urss e la Germania, non era possibile all’Autore sovietico un aperto intervento teatrale contro il mostro di cui egli sentiva l’odiosa minaccia: il fascismo. Quando nel ’42 riprese il lavoro, arrestatosi al primo atto, Schwarz mantenne il gioco dei simboli fiabeschi, arricchendoli sul modello della cronaca politica di allora.” (Vittorio Strada)
Questa l’opera da cui la compagnia del Teatro dei venti di Modena ha tratto uno spettacolo di strada con trampoli, bastoni infuocati, maschere giganti e uno splendido drago alto 5 metri. Se siete amanti delle atmosfere medioevali Domenica 31 luglio in Piazza XX Settembre va in scena il “Draaago”.
C’era una volta, al tempo dei maghi e delle fate, una piccola città di gente buona, semplice e tranquilla, che da quattrocento anni, viveva alla mercé di un enorme drago che tiene tutti sotto il suo controllo. Da un luogo sconosciuto arriva a salvare questa povera gente il prode Lancellotto che, tra l’amore per la bella Elsa e le sue eroiche prodezze, tenterà di sconfiggere il malefico drago.
Una meravigliosa fiaba, che saprà far sognare i più piccoli e incantare i più grandi, con cavalieri, dame, animali parlanti, avventure mirabolanti verso il classico, e attesissimo, finale “e vissero felici e contenti”.
Il Draaago from Teatro dei Venti on Vimeo.